venerdì 9 marzo 2012

 
giovedì, 29 marzo 2007

 

A volte, nei momenti di confidenza, oso pensare, Signore, che anche tu abbia un'ala soltanto. L'altra, la tieni nascosta: forse per farmi capire che anche tu non vuoi volare senza di me. Per questo mi hai dato la vita: perché io fossi tuo compagno di volo.
Insegnami, allora, a librarmi con te. Perché vivere non è "trascinare la vita", non è "rosicchiare la vita"...Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all'ebbrezza del vento. Vivere è assaporare l'avventura della libertà. Vivere è stendere l'ala, l'unica ala, con la fiducia di chi sa di avere nel volo un partner grande come Te!
 Questa preghiera conclusiva della VIA CRUCIS commentata da Mons. Tonino Bello, che si può seguire cliccando sull'immagine, è identificarsi in quel gabbiano, che si abbandona all'ebbrezza del vento, in compagnia di un amico speciale.
postato da: SuorBernardina alle ore 20:46 | link | commenti (3)
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Commenti
 
 
 
#1   30 Marzo 2007 - 08:08
 
Meditare sulla passione di Cristo ci fa dimenticare la nostra. Consolante pensare che la nostra croce ha una collocazione provvisoria, come continua nel commento Tonino Bello.

Nel Duomo vecchio di Molfetta (Bari) c'è un grande crocifisso di terracotta. Il parroco in attesa di sistemarlo definitivamente l'ha addossato alla parete della sagrestia, e vi ha apposto un cartoncino con la scritta: "Collocazione provvisoria".

La scritta mi è parsa provvidenzialmente ispirata. "Collocazione provvisoria": penso che non ci sia formula migliore per definire la croce. La mia, la tua croce, non solo quella di Cristo.

Coraggio allora, tu che soffri. Animo, tu che provi i morsi della solitudine. Abbi fiducia, tu che bevi il calice amaro dell'abbandono. Asciugati le lacrime, fratello, che sei stato pugnalato alle spalle da coloro che ritenevi tuoi amici. Non angosciarti, tu che per un tracollo improvviso vedi i tuoi progetti in frantumi, le tue fatiche distrutte. Non tirare i remi in barca, tu che sei stanco di lottare e hai accumulato delusioni a non finire. Non abbatterti, fratello povero, che non sei calcolato da nessuno. Non avvilirti, amico sfortunato, che nella vita hai visto partire tanti bastimenti, e tu sei rimasto sempre a terra.

Buona giornata Ely
  utente anonimo
#2   30 Marzo 2007 - 11:09
 
Il Signore ha un'ala per volare con me: è consolante questa frase di Tonino Bello. Io posso volare solo se sono unita a Lui e questo nella buona e nella cattiva sorte. Non saremo mai soli! Ma è altrettanto consolante pensare che il mio fratello vola con me e viceversa. L'amore di Dio e del prossimo si intrecciano e non c'è l'uno senza l'altro. Cosa vogliamo di più? L'amore ha un solo nome: condivisione. Sr. AnnaLaura
  utente anonimo
#3   31 Marzo 2007 - 13:22
 
 
 


NELLA LITURGIA della Domenica delle Palme, Gesù chiede ai suoi discepoli – e anche a noi – di entrare nel cuore della sua ora, per parteciparvi con un’adesione personale e consapevole dentro la comunità dei credenti. È la proposta di quel cristianesimo nuovo, «che è insieme della ragione e del cuore», che Benedetto XVI indicava a Colonia ai giovani di tutto il mondo.

Buona domenica Rudy
  utente anonimo

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